To Charlie!

 

Nota dell'autore: "nel 1915, Charlie Chaplin partecipò a un concorso come sosia di se stesso, all'insaputa della giuria, ma non vinse la competizione, arrivando solamente terzo".

 

Dietro il cerone e il contornocchi e baffetti

pensieri accesi e dispersi nella mente

come luci della ribalta in un teatro buio.

Quando mi abbracci come un monello e coccoli di tenera mimica

mi sento un mondopallone leggero

che attende di volare sul tuo prossimo tocco di genio.

Insegnami a cadere e a ridere delle cadute e delle mirabolanti fughe

ad andare a pattini sull'orlo di un precipizio di sorrisi

che danzano nei pensieri come panini inforchettati.

Dimmi come s'incastrano e si riparano

gli ingranaggi del cuore e della gioia

in questi tempi moderni.

Balliamo insieme sui tuoi passi sghembi

con bastone e bombetta sul cuore vagabondo

allontaniamoci mano nella mano verso il viale del tramonto.

Riposa Charlie, nella tua vasca di meraviglie liquide

di serie risate e allegre disperazioni, di sguardi pieni e ricci scuri

tu che riempi, col tuo mondo in bianco e nero, il mio mondo di colori.

E mentre sogni altri mondi da inventare, ad un tratto, divento te

e dietro le luci della città m'innamoro di una fioraia cieca che, con occhi d'azzurro cristallo,

mi vede con le mani e mi porge un fiore di mute opportunità.