Sara
Sara cammina tra la gente e ne proietta le ombre sull'asfalto.
Lei è una donna di luce.
Sara sta seduta la sera con un calice di vino buono davanti al camino che scoppietta.
I suoi pensieri sono così densi che il gatto li segue fissi galleggiare in aria per la stanza.
Sara parla con le gambe raccolte e le tenerezze sciolte.
Intreccia discorsi di ciocche scure di realtà con i nastri rosa del suo mare di ondemozioni.
Sara è amata e ascoltata. Ignorata ed invidiata. Cercata e inseguita. Desiderata e coccolata.
E' un cigno bellissimo che non ha specchi in casa.
Sara ha contato tutte le note che la separano dagli altri e ne ha fatto una canzone di protezione.
Ha il cuore in risonanza coi sospiri. "Un fade-out di se stessa".
Sara sta sul palco e tutti i sogni della terra si mettono in punta di piedi per scorgerla tra la folla.
E' un petalo di fiore appoggiato e tatuato sulla spalla bianca delle sue aspettative.
Sara canta e, anche se per il tempo di un concerto, mi rende un uomo migliore.
Fortunato.
E non conto più le volte che ho mescolato le mie note gravi d'occhi chiusi alle sue.
Sara è una sottile linea blu attorno alla Vita del suo microfono.
Piange come ride...di gusto e di abbracci.
Sara mi racconta un segreto che non mi sorprende perchè le voglio più bene della sopresa.
Sara è la voce che darei alla mia parte migliore, a mia figlia, alle mie parole più belle.
Sara è la colonna sonora della mia vita e, alla fine di ogni cosa, lei è sempre lì.
Sara cammina leggera a piedi nudi nei miei antri più oscuri che nessuno sa.
Perchè Sara è una donna di luce.