Maria Laura
Nota dell'autore: Maria Laura, forse, scriverà di me e, forse, nessuno mai avrà il tempo o la voglia di ascoltarla o leggerla. Le ricambio il favore sperando di lasciarne una traccia per chiunque abbia tempo o voglia.
Maria Laura è una bimba dai capelli bianchi nel corpo di una sessantunenne.
Ha un cappello di lana grossa come quello che portavo alle elementari.
Maria Laura ci scalda le sue sincere "follie" e le sue visioni mistico-vaneggianti.
Ha una borsa in cui tiene medicine per la pressione e libri sui santi.
Maria Laura, porta gli occhiali in mano e parla dei miracoli come io parlerei di vini.
E mentre gliene offro un dito, non si accorge dei commenti...o forse non li ascolta più.
Maria Laura descrive delicati archi con le dita magre mentre legge i suoi quaderni di parole similstenografate.
I suoi "quasi " quattro libri sono best-sellers pubblicati in paradiso...non sulla terra. Lo saranno tra cento anni.
Maria Laura dice:"La terra non è ancora pronta!". E non mi trovo in totale disaccordo.
Parla con un leggero imbarazzo birichino dei suoi rapporti sessuali con Gesù e l'arcangelo Michele.
Maria Laura è una quarantenne che aspetta, bagnata di pioggia, che passi Cristo in utilitaria sulla circumvesuviana.
E' gentile e lucida come tutti i "matti" che camminano tra lo stigma e le corsie preferenziali dell'indifferenza.
Maria Laura ha occhi vispi color azzurro adolescente come fiorellini di madonna.
E sa che tra ventiquattro anni morirà ma non sa predirmi il futuro. Non oggi.
Maria Laura mi ha dato un nuovo onomastico. Ha cambiato un segno alla mia vita.
E tutto quello che pensavo sul venticinque Marzo si è trasformato in cinque Maggio.
Maria Laura rabbrividisce quando le dico che non credo in nulla.
E mi prega per rivedermi. Vuole convertirmi. O, forse, solo riparlarmi.
Maria Laura ha fatto un calcolo sul prezzo da pagare per dire ciò che si vuole e ha stabilito che è un affare.
Maria Laura è follemente tenera di libertà e mi fa sentire come una scimmia inquieta in gabbia di "normalità".
Maria Laura cammina magra, lenta e dondolante sui suoi sorrisi sinceri.
Cammina su una strada che non sapevo.
E di questo la ringrazio.