Fragile

 

La poesia quando avvolgi pergamene arrotolate in bottiglie di vetro alla deriva galleggianti nel tempo e nello spazio.

La sensiblerie con la quale continui a scrivere parole di meraviglia sul bagnasciuga di un mare senza memoria.

La bellezza che sfiorisce all'alba e rinasce al tramonto. Un'araba fenice che si nutre di dedizione e cura.

 

Di suoni che rabbrividiscono il collo di piacere e saporodori d'infanzia che ti ritornano bambina.

Di orgasmi d'anima e tocco troppo intimo e intenso da lasciarti nudo dentro, ai tuoi occhi.

Di sguardi che non riesci a sostenere e labbra che tremano per le parole non dette.

 

Un bicchiere di cristallo da cui non hai mai lavato le impronte delle sue labbra.

Un barattolo di vetro in cui hai custodito tutti i tuoi giorni di pietre dure.

Una piccola scultura di creta sull'orlo della tua follia devastatrice.

 

Come un un sentimento appeso al filo delle sue convinzioni.

Come un bimbo che dorme sereno ed inconsapevole.

Come un fiore tardivo sulla porta delll'inverno.

 

Cercare la bellezza di perla nel fango.

Provare a controllare la vita.

Amare senza perdono.

 

Due gattini fratelli.

Foglio bianco.

Un Uovo.

 

Me!