E...
E pensi che ogni istante passato a guardare il soffitto sia un mattone in più della cura del tempo.
E pensi che tutte le parole che dici e i visi che incontri siamo possibilità in più da poter cogliere.
E pensi che i semi che hai piantato un giorno decideranno di germogliare verdi tra la neve.
E cammini sui tuoi passi lasciando impronte destinate a seccarsi come in Hollywood boulevard.
E cammini dentro le stanze dei ricordi appesi al muro, esposti come quadri del Musée d'Orsay.
E cammini sul sentiero notturno di fiaccole che si perdono in un incerto futuro di "chissà?".
E annusi l'aria di caldarroste e grigie nebbie novembrine cercando caldo e definizione d'immagine.
E assaggi sulla pelle il tepore del sole che riscalda appena da lasciar traspirare l'umidità dal cuore.
E tocchi lieve i colori per non sbiadirli e i suoni per non lasciarli perdere nel vuot'intorno.
E dormi sui tuoi sogni magnifici di sabbia biancofine e palme ondeggianti di vento di sole marazzurro.
E apri gli occhi sui risvegli dei nuovi giorni da arare, sui campi da seminare, sui frutti da cogliere oggi.
E prepari due tazze di thè da lasciar raffreddare sul tavolo."Quanto zucchero?". "Lo prendo così! Grazie!".
E raddrizzi quadri storti, ascolti nuova musica, cucini vecchi sapori, impari lingue asimmetriche, significati obliqui.
E passi una mano su una mela prima di morderla, annusi il pane prima di assaggiarlo, soffi sul vapore.
E baci il basso prima di suonarlo, respiri un libro prima di leggerlo, chiudi gli occhi prima di guardare.
E ogni "e" è una congiunzione tra quello che eri e quello che sarai, tra due parole amanti che s'incontrano.
E tutti gli "e" vengono al mondo per unire ciò che è messo insieme anche contro la propria stessa natura.
E come amore e indifferenza, gioia e bellezza, cura e tempo, distanza e condivisione, parole e fatti.
E come me e te.