Del perduto umore
C'era un negozio all'angolo della strada, proprio all'incrocio tra la via della vita e quella del cuore...era il mio!
Dicevo? Ah! Un negozio già! Un negozio in cui non si vendeva nulla perchè tutto era in regalo. Per me solo ho tenuto i beni più preziosi ma poi li ho dati via per un alito di vento sospirato appena da due labbra soffianti, sognanti, marchiato a voglia su stami di mimosa rosa.
Sono fallito! Ho chiuso il mio emporio dei falsi miti. Ora è leggenda. Se ne racconta come qualcosa di meraviglioso nei villaggi sperduti della mia coscenza.
Ho venduto a peso d'oro i miei sogni, i miei delfini nella carne che brucia.
Ho comprato ettari di fertili sterilità per dimenticarli.
Ho svenduto il corpo per preservare un brano, uno straccio d'amore.
Ho guardato gli occhi di cento donne per non guardare quelli del cuore.
Ho succhiato dai loro seni il veleno che le uccideva e me ne sono nutrito per essere con una il re e con l'altra lo schiavo.
Fedele per una notte con ogni Morgana...fedele con me per tutta la vita.
Ho sudato e ogni goccia che ho dato è sata ben pagata.
Sono ricco di povertà. Attento sempre a non mettere il piede nelle tagliole coperte di rose nere. Pronto a svanire come bruma, al primo fruscio delle parole sbagliate, al secondo rumore d'uno stupore già vissuto.
Sono pieno di visioni sognanti adagiate a pelo d'aria sul mio essere stuprato da me stesso.
Sono stato, sono e sarò sempre, ma l'unica cosa che voglio è non essere più e pagare me stesso per una notte di follia...lunga tutta una vita!!