Da un mondo lontano.

 

Da un mondo lontano...ti scrivo

e le mie parole sono rocce lanciate nello spazio profondo

comete fiammanti contro la tua atmosfera.

 

Da un mondo lontano...ti osservo

e i miei sguardi sono fasci di luce nel buio assoluto

che impiegheranno tempi eterni per raggiungerti e riscaldarti.

 

Da un mondo lontano...ti racconto

e la mia voce risuonerà per sempre

nel sordomuto e senza suoni del silenzio siderale.

 

Sei così lontana che la tua luce e la tua voce di adesso

potrebbero essere il riflesso e l'eco lontano

di una stella esplosa migliaia d'anni fa in un'altra galassia.

 

Così...parliamoci così.

Così...guardiamoci così.

Così...ascoltiamoci così.

 

Come lune che si parlano per allontanare il silenzio.

Come corpi celesti che s'illuminano per cancellare l'oscurità.

Come costellazioni che si raccontano per dimenticare la dimenticanza.

 

Riempimi di bellezza di Pleiadi e di ross'Antares, tra Mizar ed Alcor,

che ruotano l'uno intorno all'altro senza mai toccarsi

in una danza a distanza eterna, tra le stelle che stanno a guardare.